L’opera rappresenta un elogio alla trasformazione attraverso il ciclo della vita umana, focalizzandosi sulla nascita e sulla morte. La trasformazione non riguarda solo l’individuo, ma anche chi lo circonda: la collettività vive il cambiamento insieme a chi nasce o muore, attraversando emozioni e mutamenti profondi.
Per esprimere questo concetto, realizzerò un totem piramidale a tre facce, un simbolo che richiama il senso di comunità, appartenenza e comunicazione. La scelta del totem non è casuale: nelle culture antiche esso era un punto di riferimento per il gruppo, un elemento sacro che raccontava storie e valori condivisi.
Lungo le tre facce del totem si svilupperà una spirale che partirà dall’alto con la rappresentazione della nascita, percorrerà le fasi focali della vita e arriverà alla morte, posta simbolicamente alla base. Questa disposizione suggerisce il movimento continuo della trasformazione, in un ciclo senza fine.
Questo totem della trasformazione vuole essere un’esperienza visiva e simbolica che ci ricorda come la vita e la morte siano parte di un unico ciclo in continua evoluzione. Non è solo un viaggio individuale, ma un processo collettivo che coinvolge chi resta, chi accoglie e chi cambia.
L’arte diventa così un ponte tra il visibile e l’invisibile, tra il personale e l’universale, celebrando la trasformazione come essenza stessa dell’esistenza.
Vittorio Lo Bello
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